GRUPPO DI STUDIO ITALIANO DOLORE OROFACCIALE E DISORDINI TEMPOROMANDIBOLARI

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IL RIPOSIZIONAMENTO MANDIBOLARE PUO’ PEGGIORARE I SINTOMI TEMPOROMANDIBOLARI

RIPOSIZIONAMENTO PEGGIORA I SINTOMI ATM…PERCHE?

Tema ricorrente: perchè non si dovrebbe riposizionare la mandibola per gestire il dolore, visto che alcuni clinici affermano che “nelle loro mani” funziona?

Risposta: perchè basterebbe conoscere l’anatomia

Ne vedo moltissimi, ed è bastato aspettare un paio di giorni per avere di fronte un altro caso molto didattico in tal senso. Paziente di 38 anni, arriva due settimane fa con dolore molto forte ad ATM sinistra e limitazione in apertura con deflessione. Storia clinica comune: dolore insorto circa un anno fa (dopo aver partorito…chissà che notti insonni) e serie di bite finchè non arriva lo “gnatologo” a provare a riposizionare la mandibola. Il bite inferiore che vedete in foto a detta della paziente era costruito molto più in avanzamento di così, con un vallo linguale che è stato poi progressivamente ridotto perchè intollerabile. I sintomi sono peggiorati e la bocca si apre sempre meno.

Cosa sarà successo? Come è possibile che seguendo i dettami di Costen del 1934 ed i precetti della gnatologia del 1920 per tentare di ricatturare un disco i sintomi peggiorino?

Ce lo dice la risonanza: c’è un versamento infiammatorio nel COMPARTIMENTO ANTERO-SUPERIORE. Quindi, il bite lo comprime!!! Non a caso, la paziente ha dolore ad aprire la bocca e non a chiudere (regola base di diagnosi differenziale).

Sono ragionevolmente sicuro che con l’intervento di stamani, condotto dopo aver educato la paziente alla terapia comportamentale per il bruxismo della veglia ed averle raccomandato di mettere il bite nel cassetto dei cattivi ricordi, la paziente avrà meno dolore ed aprire la bocca. Miglioramento già in prima battuta. In foto, essudato infiammatorio

MORALE: CONOSCENDO L’ANATOMIA SI CAPIREBBE FACILMENTE CHE…

  1. A volte il riposizionamento mandibolare aggrava i sintomi
  2. Quando il riposizionamento mandibolare migliora i sintomi, il miglioramento non c’entra nulla con il riposizionamento mandibolare

Un abbraccio, e speriamo di vederci presto